BRASILE


Il cacao in Brasile è coltivato in otto stati del nord e del nordest: Acre, Amazonas, Bahia, Espirito Santo, Maranhão, Mato Grosso, Pará e Rondônia, ma lo stato che fa da leone è senz'altro Bahia. In questo stato la pianta del cacao fu introdotta nel 1746 da un colono francese, Louis Frederico Warneaux, che importò le sementi dal Pará, regalandole all'amico Antonio Dias Ribeiro che iniziò la prima coltivazione nella fazenda Cubículo, situata sulla sponda destra del Rio Pardo, nell'epoca in cui la zona apparteneva alla Capitania de São Jorge dos Ilhéus, attualmente comune di Canavieiras. La fazenda Cubículo esiste anche oggi, appartiene a Augusto Reis e coltiva le discendenti di quelle prime importate. L'introduzione della coltivazione del cacao ha contribuito a diffondere ricchezza nel sud di Bahia, ha fatto nascere città, ha segnato generazioni intere, e ha fondato una identità storico-culturale basata sull'attività agricola. Anche lo scrittore brasiliano più celebrato, il baiano Jorge Amado ha scritto un libro col nome di Cacao, opera pubblicata nel 1933 le cui 2mila prime copie andarono esaurite in 15 giorni. Purtroppo però le cose per i coltivatori non sono sempre andate per il meglio: negli Anni '30-40 la coltivazione del cacao soffre della crisi mondiale di quegli anni. Una non felice gestione delle fazendas e un comportamento nonfavorevole degli organismi dello stato che ciecamente minimizzavano il problema e tagliavano fondi fecero precipitare la situazione. Si arrivò al punto che la produzione divenne antieconomica, gli agricoltori erano divisi, senza fondi, senza stimoli e molti abbandonarono la coltivazione. All'apice della crisi, il Governo federale si svegliò e fondò il 20 febbraio 1957, la "Comissão executiva do plano de recuperação econômico rural da lavoura cacaueira"- Ceplac, con l'obbiettivo di recuperare e razionalizzare la coltivazione. Il credito orientato fu lo strumento usato dalla  Ceplac per recuperare il settore in crisi, finanziando nuove tecnologie e fornendo le fazendas di infrastrutture appropriate per una maggior produzione, ma ci vollero 15 anni per riportare i livelli di produzione a quelli precedenti.