La ricorrenza di san
Valentino ha sostituito in epoca cristiana i lupercalia romani,
celebrati il 15
febbraio; questi riti erano però dedicati alla fertilità
e non all'amore romantico. Nel 496 papa
Gelasio I dedicò
il 14 febbraio al santo e martire Valentino,
presumibilmente anche con lo scopo di
cristianizzare la festività romana. Sebbene la
figura di san Valentino sia nota anche per il
messaggio di amore portato da questo santo,
l'associazione specifica con l'amore romantico e
gli innamorati è quasi certamente posteriore, e la
questione della sua origine è controversa.
Una delle tesi più note è che
l'interpretazione di san Valentino come festa
degli innamorati si debba ricondurre al circolo di Geoffry Chaucer,
che nel
Parlamento degli Uccelli associa
la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II
d'Inghilterra con Anna di Boemia.Tuttavia,
studiosi come Henry Kelly e altri
hanno messo in dubbio questa interpretazione. In
particolare, il fidanzamento di Riccardo II
sarebbe da collocare al 3 maggio,
giorno dedicato a un altro santo omonimo del
martire, san Valentino
di Genova.
Non v'è
dubbio tuttavia che a metà di febbraio si
riscontrino i primi segni di risveglio della natura
e nel Medioevo, soprattutto in Francia e
Inghilterra, si riteneva che in quella data
iniziasse l'accoppiamento degli uccelli e quindi
l'evento si prestava a considerare questa la festa
degl'innamorati.
Pur
rimanendo incerta l'evoluzione storica della
ricorrenza, ci sono alcuni riferimenti storici che
fanno ritenere che la giornata di san Valentino
fosse dedicata agli innamorati già dai primi secoli
del II millennio. Fra questi c'è la fondazione a Parigi, il
14 febbraio 1400, dell'Alto Tribunale dell'Amore",
un'istituzione ispirata ai principi dell'amor
cortese. Il tribunale aveva lo scopo di decidere su
controversie legate ai contratti d'amore, i
tradimenti, e la violenza contro le donne. I giudici
venivano selezionati sulla base della loro
familiarità con la poesia d'amore.
La più
antica "valentina" di cui sia rimasta traccia risale
al XV
secolo, e fu scritta da Carlos d'Orleans,
all'epoca detenuto nella Torre di Londra dopo
la sconfitta alla
battaglia di Agincourt (1415). Carlo si
rivolge a sua moglie con le parole: Je
suis desja d'amour tanné, ma tres doulce
Valentinée….
L'uso di
spedire "valentine" nel mondo anglosassone risale
almeno al XIX
secolo. Già alla metà del secolo negli Stati Uniti alcuni
imprenditori come Esther Howland (1828-1904)
iniziarono a produrre biglietti di san Valentino su
scala industriale; a sua volta, la Howland si ispirò
a una tradizione antecedente originaria del Regno
Unito. Fu proprio la produzione su vasta scala di
biglietti d'auguri a dare impulso alla
commercializzazione della ricorrenza e, al contempo,
alla sua penetrazione nella cultura popolare. Il processo
di commercializzazione della ricorrenza continuò
nella seconda metà del XX secolo, soprattutto a
partire dagli Stati Uniti. La tradizione dei
biglietti amorosi iniziò a diventare secondaria
rispetto allo scambio di regali come scatole di
cioccolatini, mazzi di fiori, ogioielli.
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